Sono le parole contenute in una lettera inviata al ministro Giuseppe Valditara e alla premier Giorgia Meloni
di Beatrice BortolinUn paese sgomento, una famiglia prostrata dal dolore. Si sono tenuti a Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina, i funerali del 15enne che si è tolto la vita nella sua cameretta, impiccandosi, alla vigilia del ritorno a scuola. Un appuntamento che il ragazzo temeva, perché alcuni compagni lo prendevano in giro, lo tartassavano perché era fragile, sensibile, diligente. La Procura di Cassino sta indagando per istigazione al suicidio. Ma in queste ore, nel paesino di 7mila anime, è il momento del dolore e dell'abbraccio alla famiglia.
È il fratello del 15enne a mettere nero su bianco quello che in molti mormorano sottovoce: "Si è ucciso per colpa dei bulli che lo perseguitavano". Parole contenute in una lettera inviata al ministro Giuseppe Valditara e alla premier Giorgia Meloni, in cui si sottolineano le denunce inascoltate per il bullismo subito dal giovane. I carabinieri hanno effettuato acquisizioni a scuola e sequestrato i telefonini di alcuni studenti, per tracciare una cronologia di messaggi, vocali, e gruppi alla ricerca di elementi utili a definire il contesto relazionale in cui è maturata la tragedia.