Le firme raccolte superano il quorum necessario per avviare il percorso verso il referendum. Una scelta, spiegano, per non trovarsi più da soli e poter gestire direttamente emergenze, territorio e servizi
di Federica TerranaA far rumore, a Stromboli, non è solo il vulcano. È la protesta civile che arriva da una comunità che chiede più attenzione e più autonomia. Sull'isola qualche auto, strade strette, poche luci. La sera ci si muove a piedi, in silenzio. Una scelta di vita che preserva la natura, ma che rende tutto più complesso quando qualcosa va storto. Nel maggio del 2022 un incendio, scoppiato durante le riprese di una fiction televisiva, ha distrutto gran parte della vegetazione. Pochi mesi dopo un'alluvione ha trascinato fango e detriti verso le case, causando ingenti danni. Gli interventi promessi però non sono mai arrivati e i fondi stanziati non hanno prodotto risultati concreti. Tanto che ora Stromboli ha deciso di autogestirsi.
Il comitato dei cittadini ora chiede la separazione amministrativa da Lipari, il comune capoluogo delle Eolie, che conta oltre diecimila abitanti e amministra sei isole diverse tra loro: Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Filicudi e Alicudi. Le firme raccolte superano il quorum necessario per avviare il percorso verso il referendum. Una scelta, spiegano, per non trovarsi più da soli e poter gestire direttamente emergenze, territorio e servizi.