a Paupisi

Strage di Benevento, il figlio sopravvissuto: "Non posso perdonare mio padre"

Mario è arrivato da Rimini per stare accanto ad Antonia, 17 anni, unica sopravvissuta alla furia omicida del padre

di Bruna Varriale
02 Ott 2025 - 12:14
01:30 

È arrivato da Rimini dove lavora come cameriere ed è subito corso da sua sorella Antonia che resiste in un letto dell'ospedale di Pozzilli, Isernia. La 17enne è l'unica sopravvissuta alla furia del padre Salvatore Ocone, 58 anni, che ha ucciso la madre Elisabetta Polcino e il fratello 15enne Cosimo. Colpiti con una pietra che l'uomo ha lasciato in casa a Paupisi - Benevento - prima di trascinare i due figli con sé nell'auto in cui i due ragazzi sono stati ritrovati.

La ragazza era gravissima ma respirava ancora. Adesso è sedata, dopo aver subito un delicato intervento chirurgico alla testa. I medici sono cauti, bisognerà capire in quali condizioni si risveglierà. È stato con lei tutto il giorno il fratello maggiore Mario. Poi è rientrato a Paupisi addolorato e ancora incredulo. "Li avevo sentiti venerdì sera, andava tutto bene e avrebbero festeggiato i 50 anni di matrimonio", racconta Mario.

Il 23enne ha confermato che il padre Salvatore - che ha confessato ed è ora in carcere - era affetto da una psicosi cronica e che era in cura farmacologica, ma che non era mai stato aggressivo: "Non ha mai fatto nulla", dice Mario. "Gli volevo bene", ha aggiunto, "non so se andrò a trovarlo in carcere ma non posso perdonarlo".

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