Letterio Buonomo moroso da due anni si è suicidato davanti all'ufficiale giudiziario e"al suo avvocato. Ex custode in pensione, divorziato e senza figli, viveva solo
di Simone CerranoIl campanello di casa che suona. L'uomo che abita nell'appartamento sa perfettamente chi c'è alla porta. È l'ufficiale giudiziario, ha l'ordine di eseguire lo sfratto, lui con l'affitto è moroso ormai da troppo tempo. Ma non apre, non può sopportare di lasciare casa sua: si dirige verso il balcone, esce all'esterno e si getta dal sesto piano, uccidendosi. È successo questa mattina in questo palazzo di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Una tragedia della disperazione.
Letterio Buonomo, 71 anni, prima di lanciarsi nel vuoto ha scritto un biglietto di addio di poche righe: "Non ce la faccio più", l'ultimo messaggio affidato a quel pezzetto di carta. Una tragedia a cui ha assistito anche il suo avvocato, che seguiva Buonomo da quando non riusciva più a onorare il contratto di affitto, circa due anni. Un prolungato mancato pagamento per cui l'ufficiale giudiziario più di una volta, nel recente passato, aveva cercato di notificargli l'ordinanza di sfratto.
Giunti sul posto i soccorritori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo. Buonomo era un ex custode in pensione, era divorziato e non aveva figli. Avrebbe dovuto lasciare la casa in cui abitava da solo. Ha preferito farla finita.