NEL LAZIO

Scoperta la più grande fabbrica clandestina di sigarette in Italia

Si trovava in un bunker vicino a Cassino, in provincia di Frosinone

27 Set 2025 - 07:44
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Quello che sembrava solo un deposito logistico vuoto, nascondeva in realtà un bunker sotterraneo nel quale si trovava la più grande fabbrica clandestina di sigarette mai rinvenuta in Italia. A scoprirla, vicino a Cassino (Frosinone), il Gruppo della guardia di finanza di Ancona, con i finanzieri di Frosinone, in un'inchiesta coordinata dalla Procura di Cassino che ha portato a un sequestro record di sigarette, circa 300 tonnellate, a un arresto e diverse denunce per contrabbando aggravato. Emersi dalle indagini tributi evasi per circa 600 milioni e proventi illeciti stimati in circa 130 milioni. Sequestrati beni per 53 milioni.

L'accesso all'opificio illegale era consentito mediante un sofisticato congegno idraulico che mascherava perfettamente il bunker dove erano installati i macchinari e custodite tonnellate di sigarette contraffatte. Sulla base di perizie tecniche, l'impianto era in grado di produrre circa 2,7 miliardi di sigarette in un anno, e 7,2 milioni circa al giorno. Il capannone sembrava vuoto ma, all'interno di uno scatolone, c'era un telecomando elettrico che, mediante una combinazione di tasti, azionava leve idrauliche per sollevare una struttura in alluminio, adibito a ufficio, disvelando il bunker raggiungibile da un montacarichi, con viabilità di corridoi, percorsi e gallerie collegate; una struttura ben illuminata e con impianti di areazione per ovviare alla fuoriuscita di miasmi della produzione.

Nel piano interrato c'erano anche alloggi di fortuna con 18 posti letto, bagni, docce e sala da pranzo, dove si alternavano, per riposare, gli operai addetti alla produzione, e un locale officina per le riparazioni sul posto dei macchinari. La fabbrica clandestina si componeva di tre linee di lavorazione del tabacco e confezionamento di pacchetti di sigarette; stoccate sigarette di contrabbando per oltre 150 tonnellate, riconducibili a vari marchi, pronte per essere immesse nel mercato nazionale e dell'Unione europea. Per produrre e lavorare il tabacco c'erano complessi macchinari (essiccatore, taglia etichette, umidificatore, filtratore, unità di accoppiamento, confezionatrici, etichettatrici, macchine per inscatolare, per sigillatura ecc.); trovati anche oltre 170 tonnellate di precursori, tra cui 12 milioni di cartoncini contraffatti, 15 milioni di filtri, 20 milioni di fogli laminati contraffatti, in aggiunta a bobine e altri precursori.

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