sequestrate Ferrari e Lamborghini

Prato, frode da 43 milioni di euro su import di auto di lusso

Al centro degli accertamenti una presunta associazione criminale italo-tedesca: sequestrate Ferrari e Lamborghini

06 Ott 2025 - 11:36
01:07 

Un frode quantificata in 43 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Prato: al centro degli accertamenti, una presunta associazione criminale dedita alla vendita di auto di lusso di origine tedesca. Da quanto spiegato l'immatricolazione in Italia dei veicoli avveniva senza il pagamento dell'Iva. Le fiamme gialle, sotto il coordinamento della procura europea di Bologna, hanno dato esecuzione a provvedimenti emessi dai tribunali di Ferrara e Trani: disposte misure cautelari reali sui capitali sociali di 8 società, 7 terreni, 3 immobili residenziali, un concessionario di auto, 41 vetture tra cui Ferrari, Lamborghini e Porsche per un valore di mercato complessivo di circa 3,5 milioni di euro, ed su oltre 50 conti bancari con disponibilità liquide complessive, al momento, di oltre 1,2 milioni.

Scattate inoltre perquisizioni in case, imprese e altri immobili nella disponibilità degli indagati. L'inchiesta, si spiega in una nota, ha preso le mosse da un esposto presentato da un acquirente che lamentava difficoltà nel perfezionamento dell'immatricolazione di una vettura usata acquistata tramite un concessionario multimarca da un venditore tedesco.

E' poi emersa "l'esistenza di un sistema altamente organizzato di raccolta degli ordini di acquisto tramite concessionarie multimarca compiacenti, l'individuazione dei veicoli target presso grandi rivenditori di usato tedeschi e la definizione di pratiche di importazione tali da permettere l'immatricolazione in Italia dei veicoli senza il pagamento dell'Iva, ricorrendo all'interposizione di società di comodo estere, intestate a prestanome e flussi di falsa fatturazione. Inoltre, al fine di rendere ulteriormente difficoltosa la riconducibilità dello schema evasivo alle concessionarie coinvolte, gli indagati hanno altresì posto in essere schemi di periodica cessazione e riapertura delle partite Iva impiegate per l'acquisto degli automezzi, senza tuttavia variare l'ubicazione degli showroom e l'insegna commerciale utilizzata, al fine di continuare a beneficiare della visibilità commerciale acquisita nel tempo".

L'esecuzione di sequestri e perquisizioni ha avuto il supporto delle Fiamme gialle di Ferrara, Bologna, Andria, Trani, Molfetta e Crotone.

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