Ecco le motivazioni della sentenza del giugno scorso che ha visto l'assoluzione di cinque giovani manifestanti che avevano bloccato il traffico
di Michela PaganoAnche se hanno bloccato la strada e interrotto il traffico, non hanno messo in atto una condotta aggressiva, ma anzi pacifica e non violenta. Gli attivisti di Ultima generazione non sono "dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica" e dunque non sono pericolosi. Così il tribunale di Milano ha motivato la sentenza del giugno scorso, con la quale ha assolto cinque giovani manifestanti che la mattina del 20 febbraio 2023 si sdraiarono sull'asfalto di viale Sturzo a Milano, brandendo uno striscione con scritto "Non paghiamo il fossile".
Per il giudice della terza sezione penale i fogli di via, che vietavano il ritorno a Milano, sono da considerare illegittimi perché privi di elementi concreti per definire i manifestanti pericolosi. Quel giorno la loro azione fu breve e scarsamente partecipata - si legge - e non causò particolari disagi alla circolazione. Motivazioni che hanno portato alla caduta dell'accusa di blocco stradale per particolare tenuità del fatto. Tra i reati contestati, anche quelli di manifestazione non autorizzata, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.