Washi Laroo, 26 anni, olandese di origini nordafricane, è accusato dalla procura italiana di essere l'autore materiale di un incendio appiccato a uno showroom nel quale, il 12 settembre del 2024, morirono tre ragazzi di 17, 18 e 24 anni
di Davide LoretiWashi Laroo, 26 anni, olandese di origini nordafricane, è accusato dalla procura italiana di essere l'autore materiale di un incendio appiccato a uno showroom, in via Cantoni, a Milano nel quale, il 12 settembre del 2024, morirono tre ragazzi di 17, 18 e 24 anni. Avevano dormito nel magazzino, quella notte, perché erano in vacanza. Per quelle morti, con l'accusa di omicidio volontario plurimo, incendio e tentata estorsione erano finiti in carcere i mandanti, due cinesi di 34 e 40 anni. Laroo, esecutore materiale del rogo, era stato bloccato in Olanda con un mandato d'arresto europeo.
Il pubblico ministero che coordinò le indagini, insieme al procuratore capo di Milano Marcello Viola, avevano chiesto che Laroo venisse estradato temporaneamente per effettuare su di lui accertamenti irripetibili. Ma il tribunale olandese ha sempre respinto la richiesta con la motivazione che le carceri del nostro paese sarebbero "inumane per sovraffollamento, numero di suicidi e inadeguatezza delle strutture".
La procura di Milano, nel frattempo, vuole chiedere il giudizio immediato sia per Laroo che per i mandanti dell'incendio. Il trasferimento del 26enne potrebbe avvenire solo se il ministero di Giustizia italiano assicurasse di portare l'accusato in un istituto penitenziario dove le condizioni non siano quelle allarmanti di cui parla il documento del ministro olandese.