Operazione contro la camorra

Maxi-blitz nel Napoletano: 44 arresti, il clan Russo controllava voto, edilizia e scommesse

Colpita l'organizzazione che avrebbe condizionato le elezioni a Cicciano e Casamarciano. Estorsioni su cantieri e gioco d'azzardo online

di Andrea Noci
17 Nov 2025 - 14:33
01:21 

Dall'elicottero sembra un assedio: blocchi stradali, mezzi e centinaia di agenti. È il maxi-blitz che all'alba, nel napoletano, ha colpito il potente clan Russo, da sempre presente sul territorio di Nola. Secondo gli inquirenti, sarebbero stati capaci di spingersi fino alle urne elettorali, cercando di orientare il voto a Cicciano nel 2023 e a Casamarciano l'anno prima, provando a far votare candidati ritenuti più disponibili agli interessi della camorra. Quarantaquattro le persone arrestate dai carabinieri di Castello di Cisterna, di cui dieci ai domiciliari.

Ma quello elettorale è solo uno dei fronti scoperti dall'indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Un sistema criminale che, tra il 2022 e il 2024, avrebbe mantenuto un controllo costante sul territorio. Ci sarebbe stato un "pedaggio" imposto sulle transazioni immobiliari: dalla progettazione alla compravendita, fino alle pratiche urbanistiche. Tecnici comunali, professionisti e imprenditori sarebbero stati costretti a versare denaro alla camorra. Un meccanismo che, secondo la procura, avrebbe garantito entrate costanti, poi suddivise tra gli affiliati e destinate anche al sostegno delle famiglie dei detenuti.

Accanto al business dell'edilizia, l'illecito circuito delle scommesse. Il clan Russo, con il sostegno della famiglia Licciardi, avrebbe gestito agenzie e piattaforme clandestine di gioco online create ad hoc per ricevere puntate illecite. Gli stessi gestori delle sale avrebbero subito estorsioni per saldare debiti accumulati nella rete illegale.