parla il padre

La morte a Vienna di Aurora Maniscalco, riaperte le indagini

La procura austriaca indaga di nuovo sulla morte della hostess palermitana di 24 anni, caduta dal terzo piano dell'appartamento condiviso col fidanzato

di Federica Terrana
29 Ott 2025 - 19:16
01:31 

La procura di Vienna riapre le indagini sulla morte di Aurora Maniscalco, la giovane hostess palermitana di 24 anni trovata senza vita nella notte tra il 21 e il 22 giugno scorsi, dopo una caduta dal terzo piano dell'appartamento che condivideva col fidanzato, Elio Bargione, nel cuore della capitale austriaca.

Sui muri del palazzo, alcuni residenti hanno scritto: "Stop Femizide", stop femminicidio. Aurora si era trasferita a Vienna per lavoro. Era partita con una valigia piena di sogni. Da quella notte, però, la sua famiglia vive nell'attesa della verità. "Mia figlia aveva voglia di vivere, noi come famiglia non pensiamo proprio che lei volesse fare questo gesto", racconta il padre di Aurora.

Le autorità italiane e austriache indagano in parallelo, per fare luce su una vicenda che, fin dall'inizio, ha lasciato più dubbi che certezze. "Indagini che abbiamo fatto noi, abbiamo mandato un sacco di istanze alla procura di Vienna", aggiunge il padre. Per l'avvocato Alberto Raffadale, legale della famiglia, l'obiettivo principale è ricostruire la dinamica della caduta, alla luce delle incongruenze nei racconti del fidanzato e dei testimoni. Fuori da quel palazzo, i vicini ricordano le urla e i litigi, ma molti preferiscono non parlare. "Avevano avuto altre liti, quindi non è una cosa solamente di quella sera", rivela il padre. Aurora oggi riposa nel cimitero dei Rotoli, a Palermo. Nel frattempo, la famiglia spera solo di riuscire a sapere la verità.