Il musicista napoletano fu ucciso da un minorenne che gli sparò in strada per futili motivi
di Maria Luisa SgobbaA due anni dalla morte di Giovanbattista Cutolo detto Giogiò - il musicista napoletano ucciso da un minorenne che gli ha sparò in strada al culmine di una lite per futili motivi - quel che resta non è soltanto un ricordo doloroso.
La sua mamma parla della sofferenza di questi 24 mesi, ma anche delle tante cose straordinarie nate in seguito a quel tragico episodio. "Sento tutti i dolori sia fisici sia nell'anima che ho provato quel giorno in cui morì Giogiò", dice. "L'insensatezza della sua morte ha dato senso a tante cose belle: ci sono tanti bambini in tutta Italia che suonano il corno francese grazie a Giogiò; c'è una legge a suo nome che toglie la messa alla prova per tutti i minori che commettono crimini efferati".
L'assassino di suo figlio aveva 16 anni, un ragazzo cresciuto nei Quartieri Spagnoli, ma oggi - se resta l'allarme per le armi tra giovanissimi - molte mani di bambini impugnano strumenti musicali in nome di Giogiò, per un "no" corale contro la violenza.