Così il pontefice nel corso dell'omelia della messa in Vaticano
di Fabio Marchese RagonaSono arrivati in 6.000 da oltre 90 Paesi del mondo, carcerati con i loro familiari, operatori sociali e agenti di polizia penitenziaria. Si conclude in Vaticano il Giubileo dei detenuti con una messa di papa Leone. Protagonisti assoluti sono loro, uomini e donne che hanno ceduto al male e che vivono adesso un percorso di speranza, in cerca della luce in fondo al tunnel. "Il carcere è un ambiente difficile ma non bisogna scoraggiarsi", dice il pontefice nell'omelia e rinnova l'appello fatto un anno fa da papa Francesco agli Stati perché in occasione dell'Anno santo possano esserci forme di amnistie e indulto.