La nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi va avanti e fa pensare a nuovi indizi raccolti dagli inquirenti
di Roberta FiorentiniUn blitz a sorpresa di prima mattina, a Garlasco e non solo. Da un lato i vigili del fuoco a dragare un canale in cerca dell'arma che ha ucciso Chiara Poggi, dall'altro le perquisizioni a casa di Andrea Sempio, a Vigevano, a casa dei suoi genitori e in quelle di due amici dell'epoca del delitto. La nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi va avanti e fa pensare a nuovi indizi raccolti dagli inquirenti. Gli amici di Sempio non sono indagati, all'epoca del delitto frequentavano anche loro il fratello di Chiara e la villetta di via Pascoli. I due avrebbero ricevuto una telefonata da Sempio proprio la mattina del delitto. Dalle case perquisite sono stati sequestrati computer e cellulari. Sempio ancora una volta si è detto sereno ed estraneo alla vicenda. Nelle stesse ore è scattata l'ispezione del canale Tromello, che scorre alle porte di Garlasco e sotto alcuni palazzi del paese e che ha impegnato i vigili del fuoco per tutta la giornata. Si cerca un attrezzo di ferro, forse un attizzatoio, credono gli investigatori raccolto dall'assassino nella villetta di via Pascoli. "Dalla nostra casa non manca niente, i ferri del caminetto sono a posto", hanno ripetuto i genitori di Chiara. Ma c'è forse un martello che non si trova. A portare lì gli investigatori ben due testimonianze.