A 18 anni dall'omicidio di Chiara Poggi l'inchiesta riparte da alcuni nodi mai sciolti
di Roberto LamuraTelefonate sospette e dubbi sugli spostamenti nella villetta. Andrea Sempio, indagato nell'inchiesta di Garlasco bis, telefona due volte a casa Poggi: il 7 e l'8 agosto 2007, 5 giorni prima del delitto di Chiara. Le uniche chiamate negli 8 mesi di tabulati analizzati dagli investigatori. Negli interrogatori dopo l'omicidio e poi nel 2017, Sempio chiama in causa l'amicizia con Marco Poggi, fratello della vittima. Cercava lui con quelle chiamate a casa dei Poggi, mette a verbale. Circostanze contestate dagli inquirenti, che sospettano invece che Andrea avesse chiamato sapendo che Chiara era da sola in casa. Chi indaga vuole anche fare luce sui movimenti di Sempio all'interno della villetta di via Pascoli, per dare il giusto peso alla sua traccia trovata sulla parete delle scale che portano in cantina, a poca distanza da dove giaceva il corpo di Chiara. Sospetto, per chi indaga, anche lo scontrino del parcheggio di Vigevano della mattina del 13 agosto, il suo alibi.