"Non c'è sangue", sostengono i consulenti Luciano Garofano e Luigi Bisogno, che supportano i legali del 37enne indagato per l'omicidio di Chiara Poggi
di Tito GilibertoSecondo i consulenti della difesa di Andrea Sempio, la cosiddetta "impronta 33", repertata sul muro della scala che porta alla cantina dove fu trovato il corpo di Chiara Poggi, non sarebbe una traccia di sangue ma piuttosto un segno lasciato dal sudore, conseguenza di un normale contatto fisiologico. Lo sostengono Luciano Garofano e Luigi Bisogno, incaricati di supportare la strategia difensiva di Sempio, indagato per l'omicidio di Garlasco.