le accuse

Garlasco, l'impronta trascurata 18 anni fa: è rossa ma il sangue non c'entra

La traccia 33, colorata artificialmente da un reagente chimico, è attribuita dalla Procura al palmo di Andrea Sempio

di Alessio Campana
21 Mag 2025 - 19:38
01:32 

Quindici punti di corrispondenza con il palmo destro di Andrea Sempio. È questa l’impronta che solleva nuovi interrogativi nell’inchiesta sul delitto di Garlasco: una traccia di colore rossastro, evidenziata grazie alla ninidrina, un reagente utilizzato durante i rilievi scientifici.

È contenuta nella consulenza tecnica della Procura di Pavia, che attribuisce al trentasettenne indagato per l’omicidio di Chiara Poggi la paternità della traccia, la numero 33, repertata dai carabinieri del Ris sulla parete delle scale dove fu ritrovato il corpo della 26enne.

Ma la difesa di Sempio bolla le conclusioni come di parte e non verificate in contraddittorio. Anche il fratello di Chiara ricorda che "Andrea frequentava la casa e potrebbe anche essere sceso in cantina".

Nel mezzo, i dubbi di chi si chiede come mai quella traccia — considerata già nel 2020 dai carabinieri come la possibile firma dell’assassino — sia rimasta per diciotto anni senza un nome.

Di questo avrebbero voluto parlare gli inquirenti nell’interrogatorio che Andrea Sempio ha rifiutato per un cavillo procedurale. E di altri elementi emersi o rivalutati con le nuove tecnologie in questi mesi di indagine. Tra questi, alcuni biglietti scritti a mano, ritrovati nella spazzatura dell’indagato. "Ho fatto cose molto brutte", si leggerebbe in uno. "Cose inimmaginabili", in un altro.

Particolari trascurati e non messi a verbale, come il malore che Sempio avrebbe avuto durante l’interrogatorio del 2008, in cui mostrò lo scontrino del parcheggio di Vigevano che lo collocava fuori da Garlasco il giorno dell’omicidio.

Elementi, questi ultimi, che — secondo la difesa dell’indagato — non risultano agli atti. Un botta e risposta continuo tra accusa e difesa, mentre i legali di Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva, sperano di poter riscrivere la storia del delitto.

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