L'intervista

Ercolano, la fidanzata del 18enne morto nella fabbrica di fuochi: "Una vita non vale così poco"

La settimana scorsa la Corte d'Assise di Napoli ha condannato con rito abbreviato a 17 anni di carcere i datori di lavoro Pasquale Punzo e Vincenzo D'Angelo a una pena più lieve rispetto ai 20 anni richiesti dalla Procura, scatenando in aula l'ira dei parenti

di Bruna Varriale
15 Dic 2025 - 14:43
01:40 

"Una vita di un ragazzo non vale così poco". Quando il suo fidanzato Samuel, 18 anni, è morto durante l'esplosione di una fabbrica di fuochi di artificio ad Ercolano, nel Napoletano, Rosita non era ancora maggiorenne e la loro bambina che adesso stringe tra le braccia aveva solo 6 mesi. La settimana scorsa la Corte d'Assise di Napoli ha condannato con rito abbreviato a 17 anni di carcere i datori di lavoro Pasquale Punzo e Vincenzo D’Angelo a una pena più lieve rispetto ai 20 anni richiesti dalla Procura, scatenando in aula l'ira dei parenti: sedie rovesciate e un tentativo di aggressione ai giudici, come testimonia il video pubblicato dal "Mattino". Quel giorno con Samuel persero la vita le gemelle Aurora e Sara, 26 anni, anche loro mamme di due bambine piccole.