La settimana scorsa la Corte d'Assise di Napoli ha condannato con rito abbreviato a 17 anni di carcere i datori di lavoro Pasquale Punzo e Vincenzo D'Angelo a una pena più lieve rispetto ai 20 anni richiesti dalla Procura, scatenando in aula l'ira dei parenti
di Bruna Varriale"Una vita di un ragazzo non vale così poco". Quando il suo fidanzato Samuel, 18 anni, è morto durante l'esplosione di una fabbrica di fuochi di artificio ad Ercolano, nel Napoletano, Rosita non era ancora maggiorenne e la loro bambina che adesso stringe tra le braccia aveva solo 6 mesi. La settimana scorsa la Corte d'Assise di Napoli ha condannato con rito abbreviato a 17 anni di carcere i datori di lavoro Pasquale Punzo e Vincenzo D’Angelo a una pena più lieve rispetto ai 20 anni richiesti dalla Procura, scatenando in aula l'ira dei parenti: sedie rovesciate e un tentativo di aggressione ai giudici, come testimonia il video pubblicato dal "Mattino". Quel giorno con Samuel persero la vita le gemelle Aurora e Sara, 26 anni, anche loro mamme di due bambine piccole.