Il caso

Delitto di Garlasco, sotto la lente degli investigatori anche i post di Sempio

Uno in particolare, del 17 dicembre 2014, giorno della condanna in appello bis di Stasi, in cui Sempio fa riferimento al Piccolo Principe, il libro preferito da Alberto e a un "segreto"

di Rossella Ivone
22 Mag 2025 - 12:45
01:36 

Quel ticket di un parcheggio, usato da Andrea Sempio come alibi per la sua estraneità al delitto di Chiara Poggi, potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Ne sono convinti gli inquirenti, che tre mesi fa hanno indagato il 37enne per il delitto di Garlasco. Secondo chi indaga, quello scontrino - datato 13 agosto 2007, ore 11:18 - potrebbe non essere di Sempio, ma di sua madre, Daniela Ferrari. Avrebbe, forse, usufruito del parcheggio per incontrare un vigile del fuoco. Interrogato nelle scorse settimane, l'uomo non ha confermato la circostanza. Resta il fatto che lo scambio di messaggi fra lui e la madre di Sempio in quei giorni fu frequente e il pompiere era in servizio proprio in quella zona, come rilevano i suoi cartellini. A Vigevano, poi, il cellulare della Ferrari - secondo gli ultimi rilievi - agganciò una cella. Elementi che farebbero vacillare l'alibi di Sempio.

Ma gli elementi su cui lavora la procura sono anche l'impronta - la numero 33 - ritrovata in casa Poggi e alcuni suoi scritti. Non solo quell'appunto: "Ho fatto cose così brutte che nessuno può neanche immaginare". Sotto la lente degli investigatori ci sono anche i suoi post sui social. Uno in particolare, del 17 dicembre 2014, giorno della condanna in appello bis di Stasi, in cui Sempio fa riferimento al Piccolo Principe, il libro preferito da Alberto e a un "segreto".

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