A Milano e in molte città italiane mancano i dispositivi di sorveglianza elettronica. Chi ha diritto ai domiciliari resta in carcere, o peggio, è libero senza controlli
di Paola MiglioCarceri affollate, anche per la mancanza di braccialetti elettronici. Succede a Milano, ma il problema è diffuso in tutta Italia. Condannati per reati minori che potrebbero scontare la pena ai domiciliari, con il dispositivo alla caviglia, sono invece costretti a rimanere in cella. Così aumenta ancora il numero dei detenuti. E non è tutto. In alcuni casi, quando la legge non consente di aggravare la pena dai domiciliari al carcere, i condannati restano a casa, ma senza braccialetto elettronico. Con il rischio concreto che possano eludere i controlli.