Le identità"digitali venivano rubate, clonate o acquistate sul dark web."Spesso i truffatori ricorrevano al phishing
di Alessandra RollaAlemo 15 pirati informatici hanno rubato a centinaia di 18enni il bonus cultura da 500 euro che doveva servire per comprare libri, vinili, corsi di formazione, biglietti di mostre e teatri. Le identità digitali venivano rubate, clonate o acquistate sul dark web. Spesso i truffatori ricorrevano al phishing, ovvero l’invio di email da un mittente apparentemente attendibile, come un ente pubblico, per ottenere i dati di accesso. Dopo aver hackerato le credenziali dei ragazzi, i malviventi creavano spid paralleli per entrare sulla piattaforma, riscuotere i sussidi e poi utilizzarli in esercizi commerciali gestiti da loro stessi e, tramite false fatture, ottenere i rimborsi dal ministero della cultura.