In aula i familiari dello studente e il 18enne accusato di istigazione al suicidio
di Ilaria LiberatoreNiente patteggiamento per Emiliano Volpe, il diciottenne romano accusato di istigazione o aiuto al suicidio per la morte di Andrea Prospero, il 18enne di Lanciano (Chieti), trovato morto a Perugia lo scorso gennaio. Se il patteggiamento fosse stato accolto, Volpe, agli arresti domiciliari da sette mesi, avrebbe scontato solo due anni e mezzo ai lavori di pubblica utilità: una pena assolutamente non congrua, per il tribunale del capoluogo umbro, visto il ruolo determinante che il ragazzo ha avuto nella morte di Prospero, fornendogli informazioni sul mix letale (di droghe?) da assumere e assistendo in diretta via chat alla sua morte. "Andrea poteva essere salvato se fosse stata chiamata un'ambulanza. Il cadavere poteva essere rinvenuto prima, per consentire ai genitori un ultimo abbraccio, mentre invece è stato rinvenuto dopo sei giorni in avanzato stato di decomposizione" ha dichiarato l'avvocato Mangano.