dopo i tre fermi

Agguato a bus tifosi Pistoia Basket, non si esclude il coinvolgimento di altre persone

Sugli oggetti lanciati per colpire il pullman verrà fatto il test del dna per individuare chi li abbia effettivamente scagliati

di Cristiano Puccetti
21 Ott 2025 - 12:30
01:35 

In tre sono finiti in carcere a Rieti con l’accusa di omicidio volontario in concorso per l’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket che ha causato la morte del secondo autista, il 65 enne Raffaele Marianella. Si tratta di Alessandro Barberini, 53 anni, Manuel Fortuna, 31 anni, e Kevin Pellecchia, 20 anni; potrebbero essere interrogati dal gip e dal pm. C'è un quarto indagato, per favoreggiamento, al momento a piede libero. Le indagini proseguono con l’analisi delle telecamere e il tracciamento dei cellulari dei quattro ultras coinvolti, sono attesi sviluppi e non è escluso il coinvolgimento di altre persone. Sono state individuate più autovetture che hanno seguito il pullman dei tifosi del Pistoia Basket e una volta interrotta la scorta della polizia, l’hanno superato e si sono fermate sulla superstrada, 100 metri dopo l’uscita per Contigliano.

In prossimità dello svincolo è stato sferrato l’attacco con pietre e mattoni. Si è trattato di una spedizione punitiva pianificate nei minimi termini e che ha coinvolto un gruppo numeroso di ultrà del Rieti. Durante la partita c’erano state delle tensioni tra le tifoserie, ma nessuno immaginava questo epilogo. Il secondo autista, a pochi mesi dalla pensione, è stato colpito da una grossa pietra che gli ha reciso la carotide ed è morto sul colpo.

Sugli oggetti lanciati per colpire il pullman dei tifosi del Pistoia Basket verrà fatto il test del dna per individuare chi li abbia effettivamente scagliati. Fino al termine delle indagini le partite del Rieti Basket si disputeranno a porte chiuse.