Scoppia la polemica sul sistema di controllo. Il ministro dell'Interno Piantedosi ipotizza una "terza via"
di Tito GilibertoDal tribunale del Riesame un anno fa era stato dichiarato "socialmente non pericoloso". Vincenzo lanni, il 59enne reo confesso per aver accoltellato in piazza Gae Aulenti a Milano una vittima scelta a caso. E la procura di Milano punta i riflettori sui colleghi che a suo tempo, scontate le condanne in carcere per altri due tentati omicidi simili, avevano allentato le misure restrittive. Dal maggio 2020 l'ex informatico, affetto da "disturbo schizoide e capacità di intendere fortemente scemata", era in "reinserimento" presso la comunità di recupero 4exodus vicino a Varese. Ma pochi giorni fa aveva litigato con un operatore sociale. Covava rabbia, ha confessato. Altre volte aveva manifestato aggressività verbale, come segnalato dagli assistenti sociali. Gli avevano consigliato di rivolgersi di nuovo ai servizi di cura mentale. L'uomo sembrava d'accordo e lo stavano accompagnando a una struttura sanitaria. Poi, senza dare spiegazioni, l'uomo si era allontanato. Per pianificare e mettere in pratica il suo folle piano criminale. Scoppia la polemica sul sistema di controllo. Il ministro dell'Interno Piantedosi ipotizza una "terza via" con nuove strutture per infermi mentali.