Sergio Mattarella e Giorgia Meloni si fermano a parlare con i familiari dei tre caduti. Tanta la commozione
di Beatrice BortolinSul sagrato della Basilica di Santa Giustina di Padova, i picchetti d'onore di carabinieri, esercito, bersaglieri, lagunari, marina militare. Arrivano i rappresentanti delle istituzioni civili e militari, il capo dello Stato e il premier, che si fermano a parlare con i familiari dei tre caduti. Alle 15.50 ecco il corteo funebre.
Le bare di Valerio Daprà, Davide Bernardello, Marco Piffari, avvolte nel tricolore, vengono portate in chiesa, strette tra le braccia dei commilitoni. In prima fila, le famiglie delle vittime. Mattarella si ferma per un lungo commosso abbraccio. Poco dietro, i carabinieri feriti nell'esplosione di Castel d'Azzano, con il dramma e il dolore negli occhi. A celebrare i funerali di Stato, l'arcivescovo Gianfranco Saba, ordinario militare d'Italia. Tanta la commozione, quando a prendere la parola sono i familiari dei caduti. L'addio si conclude con gli onori dello Stato Italiano.