C'è un nuovo nome nell'ambito del "Sistema Pavia", l'intreccio di rapporti, favori e presunti illeciti che avrebbe coinvolto esponenti della magistratura e delle forze dell'ordine
di Alessandra RollaC'è un nuovo nome nell'inchiesta dei pm di Brescia sul cosiddetto "Sistema Pavia", cioè quell'intreccio di rapporti, favori e presunti illeciti che avrebbe coinvolto esponenti della magistratura e delle forze dell’ordine. Tra gli indagati ci sarebbe anche Cristiano D'Arena, titolare della ditta che forniva gli apparecchi per le intercettazioni della procura di Pavia e alla guida della società ha che dava a noleggio le vetture per gli investigatori. L'ipotesi di reato attribuita a D'Arena è di corruzione. Secondo la procura di Brescia, gli ex magistrati di Pavia, Mario Venditti e Paolo Mazza, avrebbero costituito una "squadra" di fedelissimi. Alle aziende di D'Arena sarebbe stato dato l’affidamento pressoché esclusivo dell'affitto di sistemi di intercettazione e di auto e furgoni. In cambio avrebbe fatto presunti favori ai magistrati: dalle auto di lusso a prezzi molto agevolati, alla loro manutenzione gratuita, ai pranzi al ristorante. "Dimostreremo la sua estraneità ai fatti", ha detto l'avvocato.