Le due prove scritte restano confermate, ma il colloquio orale assume un ruolo centrale
di Michela PaganoApprovata in via definitiva alla Camera, la riforma dell'esame di Stato è legge. La prima novità riguarda il nome: dal 2026 si tornerà a parlare di esame di maturità e sarà composto dalla tradizionale prova scritta e da un colloquio orale su quattro materie scelte dal ministero dell'Istruzione entro il 31 gennaio. Continuerà ad avere peso nella formazione del voto finale quello di ammissione, mentre verrà bocciato chi sceglierà di fare scena muta all’orale come è accaduto lo scorso giugno in decine di scuole in segno di protesta. Le commissioni saranno composte da cinque membri: due interni, due esterni e un presidente, anche lui esterno e non potranno più fornire l’incipit dal quale partire per creare collegamenti tra le materie.