L'imprenditore Fabio Ravasio sarebbe stato ucciso per questioni ereditarie: sei i fermati, tra cui la compagna
di Tito GilibertoSarebbe stato un omicidio premeditato e non un incidente con un pirata della strada quello che il 9 agosto è costato la vita a Fabio Ravasio, un cinquantaduenne con una passione per lo sport investito a Parabiago, nel Milanese. "Si è trattato di un'esecuzione vera e propria", ha detto la procura di Busto Arsizio che ha coordinato le indagini. Per la morte dell'imprenditore, i carabinieri di Legnano hanno eseguito il fermo di sei persone: la compagna 49enne della vittima, Adilma Pereria Carneiro, il figlio 26enne di lei, che sarebbe stato al volante dell'auto killer, insieme con un complice sul sedile a fianco, due amici che facevano da sentinella e infine una sesta persona che avrebbe coordinato a distanza, via telefono, il commando omicida. Il piano avrebbe avuto finalità ereditare.