Mottarone, ex consigliere denunciò uso forchettoni nel 2015
Freni di emergenza bloccati dallʼutilizzo dei cosiddetti "forchettoni", funi arrugginite, scarsa manutenzione dellʼimpianto. Le criticità della funivia del Mottarone erano state segnalate quasi sei anni prima dellʼincidente che il 23 maggio del 2021 ha causato il crollo della cabina numero 3.
Il 30 novembre del 2015 Alfredo Macrì Del Giudice, ex dirigente della Polizia locale di Stresa e poi consigliere comunale del comune del Lago Maggiore, aveva presentato un esposto alla Procura di Torino per segnalare alcune anomalie nella gara di appalto per l’impianto, gara vinta dalla stessa società che l'aveva gestito fino al 2014, la "Ferrovie del Mottarone" di Luigi Nerini.
Nell'esposto Macrì Del Giudice oltre a indicare che il freno di emergenza era bloccato, definiva la funivia del Mottarone un "rottame impresentabile", evidenziava lo "stato di incuria", il fatto che il concessionario avrebbe "tralasciato forma di manutenzione" e scriveva che si potevano riscontrare tali circostanze con un sopralluogo e la visione dei libri contabili. La segnalazione non sarebbe però mai arrivata alla Procura di Verbania e non sarebbe stata fatta alcuna verifica. Dopo la tragedia del maggio del 2021 la polizia giudiziaria di Verbania ha inviato una richiesta di informazioni sull’esposto a cui la Procura di Torino ha risposto specificando che il procedimento in quel momento si trovava in fase di indagini preliminari.
Ora è agli atti nel fascicolo della procura di Verbania che il 19 maggio ha chiuso le indagini per la tragedia che è costata la vita a 14 persone con 8 indagati, tra i quali Luigi Nerini e la società Ferrovie del Mottarone.
Nell'esposto Macrì Del Giudice oltre a indicare che il freno di emergenza era bloccato, definiva la funivia del Mottarone un "rottame impresentabile", evidenziava lo "stato di incuria", il fatto che il concessionario avrebbe "tralasciato forma di manutenzione" e scriveva che si potevano riscontrare tali circostanze con un sopralluogo e la visione dei libri contabili. La segnalazione non sarebbe però mai arrivata alla Procura di Verbania e non sarebbe stata fatta alcuna verifica. Dopo la tragedia del maggio del 2021 la polizia giudiziaria di Verbania ha inviato una richiesta di informazioni sull’esposto a cui la Procura di Torino ha risposto specificando che il procedimento in quel momento si trovava in fase di indagini preliminari.
Ora è agli atti nel fascicolo della procura di Verbania che il 19 maggio ha chiuso le indagini per la tragedia che è costata la vita a 14 persone con 8 indagati, tra i quali Luigi Nerini e la società Ferrovie del Mottarone.
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