Avevano ormai la fama di riuscire a rinnovare i passaporti, nonostante gli appuntamenti negli uffici delle questura di Milano risultassero al completo per mesi. Ma erano di fatto veri e propri bagarini di pratiche amministrative, che occupavano l'agenda elettronica dei commissariati con appuntamenti fittizzi, modificandoli all'occorrenza con i dati dei loro clienti. Per l'opera di intermediazione incassavano fino a 250 euro. Cinque le persone"indagate."Tra le migliaia di prenotati per il ...