Mori, ex capo del Ros, a Tgcom24: "La cultura mafiosa come un tumore"
"La cultura mafiosa è un modo di pensare ancora presente in Sicilia e si espande come un tumore". Lo ha detto a Tgcom24 lʼex comandante del Ros che arrestò Totò Riina, Mario Mori, in unʼintervista condotta dal direttore Paolo Liguori. Alcuni pensano "mi faccio gli affari miei così da evitare ogni guaio", il commento di Mori allʼomertà intorno alla latitanza di Messina Denaro, anche dopo il suo arresto.
"Cosa Nostra ma anche altre organizzazioni mafiose sono in difficoltà dal punto di vista operativo, prospera invece la cultura mafiosa che si espande come un tumore - ha spiegato Mori. "Ha già raggiunto il Nord Italia ma anche Germania, Francia, Usa e Australia" - ha aggiunto. Della cultura mafiosa ne risentirebbero anche economia e finanza secondo l'ex comandante del Ros perché "chi si adegua, sceglie un modo non corretto di fare la propria attività". "Il contrasto al fenomeno mafioso - ha concluso Mori - non può essere delegato solo alle forze dell'ordine o alla magistratura ma deve essere fatto a un gradino più alto: se ne devono occupare la politica, la cultura, l'imprenditoria e l'informazione".
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