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Stupro alla Caffarella a Roma, per ora ha pagato solo la vittima, ancora nessun risarcimento

I colpevoli non hanno i mezzi per pagare. Per loro deve farlo lo Stato ma lʼAvvocatura ha fatto ricorso ed è tutto congelato. La vittima ha pagato invece 3mila euro.

Stupro alla Caffarella a Roma, per ora ha pagato solo la vittima, ancora nessun risarcimento - foto 1
dal-web

Nel giorno di San Valentino del 2009 lei, allora giovane ragazza, fu vittima di uno stupro nel parco della Caffarella, a Roma.

Gli aggressori, due romeni, sono stati condannati a sette anni di carcere e a un risarcimento di 80mila euro. Ma non hanno le risorse per pagare e come previsto da una direttiva Ue è lo Stato a doversi fare carico di risarcire la vittima. Lo Stato però ha fatto ricorso in Appello. Morale: il Tribunale ha congelato i soldi e per ora l'unica a pagare un euro è stata la vittima. Lei ha sborsato tremila euro per la trascrizione della sentenza.

Il risarcimento Si chiamano Oltean Gavrila e Ionut Jean Alexandru. Sono stati dichiarati colpevoli della violenza alla Caffarella. Oltre al carcere i due devono risarcire la vittima. Ma i due non hanno i soldi per farlo. Secondo una direttiva europea del 2004, in casi come questi sono i membri della Comunità, quindi lo Stato, a doversi occupare del risarcimento. Teresa Manente, l'avvocato della ragazza, si è così rivolta al tribunale civile di Roma contro la Presidenza del Consiglio per ottenere quello che spetta alla sua cliente. Soldi che nel frattempo sono diventati 95mila per "danno cagionato dalla condotta inadempiente dello Stato", secondo la sentenza del 2014.

La beffa burocratica

Ma nemmeno lo Stato vuole pagare. L'Avvocatura ha fatto ricorso in Appello, impugnando la sentenza di primo grado. Così, il risarcimento è stato congelato. Una battaglia che sembra non avere fine per la ragazza, che oggi è una giovane donna, e che ancora si sta sottoponendo a sedute di terapia, come riporta Repubblica, per superare il trauma di quel giorno di nove anni fa. 

"Bisogna assicurare e rendere effettivo il diritto al risarcimento del danno", ha detto l'avvocato Manente a Repubblica, "perché oggi con la normativa attuale non è garantito".