Palermo, riscontrati anche segni di strangolamento. Il neonato rischia di perdere la vista e l'udito
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Quando lo hanno portato in ospedale con le braccia e le gambe e la testa fratturate hanno detto che si era ferito cadendo mentre tentava di "gattonare". Ma i medici dell'ospedale "Di Cristina" di Palermo hanno capito che il neonato di tre mesi era stato picchiato dai genitori, ora indagati dalla procura per tentato omicidio. Marito e moglie respingono le accuse. Il piccolo è ricoverato in rianimazione e rischia di perdere la vista e l'udito.
Riscontrati anche segni di strangolamento - Sul piccolo sono stati riscontrati anche segni di strangolamento. Le sue condizioni sono stabili, ma i medici hanno rilevato danni neurologici per i quali è ancora necessario che rimanga ricoverato. Il neonato quando verrà dimesso dovrà ricorrere alle cure di una struttura attrezzato con un supporto infermieristico adeguato. Il bimbo è affidato al direttore sanitario dell'ospedale Di Cristina, Giorgio Trizzino e non può avere contatti con la famiglia come imposto dei magistrati.
Nella lista dei bimbi da adottare - Il tribunale dei minori lo ha inserito nella lista dei bambini da adottare. Il neonato venne ricoverato il 14 agosto in gravi condizioni. I medici accertarono che era stato vittima di "sindrome di maltrattamento". Il padre e la madre sono entrambi disoccupati. La donna ha raccontato ai carabinieri di essere depressa". Spesso è mio marito ad occuparsi di nostro figlio, ma anche lui soffre di depressione e forse per farlo stare zitto lo ha picchiato", ha detto ai militari. I due sono stati sottoposti ad un prelievo di sangue ma dagli esami non risulta nessuna assunzione di alcol e droghe. I medici hanno anche accertato che pure in passato il neonato sarebbe stato picchiato. Lo dimostrerebbero le fratture ormai ricomposte evidenziate dagli esami radiografici.