Nell'operazione sono stati emessi 19 provvedimenti di custodia cautelare. Indagati anche Pellissier e Sculli. Il pm: "Non posso escludere un ruolo delle società". Blitz a Coverciano
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Nuovo maxiblitz nell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, e l'ex del Genoa, ora al Padova, Omar Milanetto, sono stati arrestati. Emessi 19 provvedimenti di custodia cautelare. Indagati l'allenatore della Juventus, Antonio Conte, i difensori della Nazionale, Domenico Criscito e Leonardo Bonucci, l'attaccante del Chievo, Sergio Pellissier, del Genoa, Giuseppe Sculli e Bobo Vieri.
Per Mauri e Milanetto l'accusa è di associazione a delinquere
A Mauri e a Milanetto gli inquirenti contestano il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori hanno ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Accertati anche diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell'organizzazione criminale. La Procura di Cremona ha chiesto l'arresto per l'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli, ma il gip, Guido Salvini, non l'ha concessa.
I 19 provvedimenti restrittivi sono stati emessi proprio dal gip del tribunale di Cremona nell'ambito dell'inchiesta "Last Bet", coordinata dal procuratore Roberto Di Martino che nel giugno e nel dicembre dell'anno scorso ha portato a diversi arresti. Anche gli indagati di questa nuova tranche dell'inchiesta devono rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Indagato anche Bobo Vieri
Anche l'ex giocatore Bobo Vieri risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura di Cremona nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Il nome di Vieri era stato fatto nella prima fase dell'indagine nel corso di una telefonata tra Antonio Bellavista e Ivan Tisci, il cui contenuto è depositato nell'ordinanza con cui il gip Guido Salvini dispone nuovi arresti. Successivamente, Christian Vieri, attraverso il suo legale Danilo Buongiorno di Milano, ha comunicato "la propria assoluta estraneità in relazione al caso calcioscommesse" riservandosi iniziative legali per tutelare il proprio nome.
Indagati i difensori della Nazionale Criscito e Bonucci
La polizia è arrivata stamattina anche Coverciano, dove la Nazionale è in ritiro. Destinatari delle perquisizioni sono stati i difensori azzurri Domenico Criscito, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva, e Leonardo Bonucci. "Nessuna combine, faccio un mestiere che ho sempre sognato fin da piccolo e non me lo voglio rovinare per certe cavolate" ha detto il difensore dello Zenit, escluso dalla lista dei convocati per gli Europei. "La cosa che mi fa male è che è arrivata un giorno prima della lista, ma non credo sia stato fatto apposta".
Pm: "Non posso escludere un ruolo delle società"
Le società Lazio e Lecce sono coinvolte nella nuova inchiesta sul calcio scommesse? "Non posso escludere nulla". Lo ha detto il procuratore di Cremona Roberto Di Martino sottolineando che allo stato c'è la dichiarazione di uno degli ungheresi arrestati secondo il quale sarebbero coinvolti i club.
Lazio: "Noi estranei"
La Lazio "respinge qualunque tentativo di coinvolgimento in attività che possano interessare l'indagine" sul calcioscommesse. Lo afferma in una nota la società biancoceleste, che aggiunge di confidare che Stefano Mauri "dimostri la sua estraneità ai fatti che gli sono contestati". La società è "pronta a tutelare il suo buon nome".
Coni: "Sdegno, ora sanzioni severe"
Il Coni esprime sdegno e indignazione "per quanto sta emergendo da questa mattina in seguito alle operazioni disposte dalla Procura della Repubblica di Cremona". Lo afferma una nota nella quale si auspica che "certi comportamenti illeciti vengano sanzionati senza indugio e con la massima severit…, applicando tutte le norme in vigore".
Incontri in un ristorante
Agli atti dell'indagine di Cremona che ha portato agli arresti c'è anche il resoconto di un summit in un ristorante genovese, il 10 maggio 2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genova. Al "vertice" parteciparono Giuseppe Sculli, il calciatore della Nazionale Domenico Criscito, un pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del Genova. L'incontro è stato documentato dagli agenti della polizia che hanno condotto le indagini.
Indagato anche Antonio Conte
Perquisizioni sono state compiute dalla polizia nei confronti dell'allenatore della Juventus, Antonio Conte. Conte è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva; il suo coinvolgimento è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena. E' stato il calciatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. "Lo stesso allenatore Antonio Conte - aveva raccontato Carobbio - ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio". Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati il computer e l'iPhone di Conte.
L'allenatore della Juve: "Estraneo ai fatti"