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Aggressioni acido, il racconto dello studente sfigurato: non vedo più

"Martina disse: Pietro se lo merita". Eʼ la frase invece che, secondo la deposizione del presunto complice Andrea Magnani, avrebbe detto Martina Levato dopo aver sfigurato con lʼacido il suo ex fidanzatino Pietro Barbini

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"La mia vita è cambiata, non studio più perché non ci vedo quasi più".

E' la drammatica testimonianza di

Stefano

Savi

, il giovane di

Milano

sfigurato con

l'acido

. Intanto emergono altri dettagli. "Pietro se lo merita, anzi merita di peggio". E' la frase che, secondo la deposizione del presunto complice Andrea Magnani, avrebbe detto

Martina Levato dopo aver sfigurato con l'acido il suo ex fidanzatino Pietro Barbini

.

Nel corso del suo esame in aula nel processo a carico di Alexander Boettcher, il presunto basista ha anche raccontato che la coppia aveva individuato anche altri obiettivi. "Oltre a quei cinque nomi che ho già fatto", tra cui la stessa sorella di Barbini ci sarebbe stato, secondo Magnani, anche "un politico, un certo Roberto Casali o Casari.

Martina: "Pietro si merita questo e anche di peggio"

- Magnani ha poi raccontato che dopo l'aggressione, mentre si allontanavano in macchina, il bancario avrebbe chiesto a Levato "Ma cosa ti ha fatto di male? E' solo un ragazzino" e lei, stando alla sua versione, gli avrebbe prima risposto "è solo una sostanza urticante che gli fa il solletico" e poi, però, gli avrebbe detto "se lo merita, si merita di peggio". E poi ancora Martina avrebbe aggiunto: "Non vorrai mica che rimangano ricchi". E sempre in quell'occasione avrebbe anche fatto un riferimento "alla sorella di Barbini".

Magnani: "Alexander voleva colpire un politico per vendicarsi della sua non elezione"

- "Alexander voleva colpire politico per vendicarsi dInoltre, sempre stando alla deposizione di Magnani, la studentessa gli avrebbe detto di chiedere le "motivazioni" di quell'aggressione "ad Alexander". Riguardo all'obiettivo "Casali o Casari", invece, Magnani ha chiarito che "Alexander si sentiva defraudato da questa persona perché quando lui aveva corso alle elezioni per la lista di Tremonti, questa persona gli aveva promesso delle preferenze che non gli aveva portato e non gli aveva permesso di far carriera in ambito politico".

Magnani ha anche raccontato

che Alexander aveva comprato "tre felpe antidiffida (che permettono di coprire il volto tranne gli occhi, ndr), una per me, una per lui e l'altra per Martina, io non l'ho mai usata, Martina sì durante l'episodio Barbini la portava, mentre per l'agguato a Savi indossava una felpa nera e una sciarpa".

Savi: "Non vedo quasi più" -

"La mia vita è cambiata, non studio più perché non ci vedo quasi più, con un occhio non vedo e con l'altro vedo poco e ho subito 12 trapianti di pelle". Così Stefano Savi, il giovane sfigurato con l'acido, ha raccontato il suo calvario dopo l'aggressione subita il 2 novembre 2014.

"Non so se a lanciare l'acido fu un uomo o una donna" -

A lanciare l'acido fu "una persona più bassa di me, forse alta un metro e ottanta, ma non so dire se l'aggressore fosse uomo o donna", ha raccontato Savi. Il giovane ha spiegato che dopo l'aggressione "cercai di tirare un calcio e intanto la sostanza oleosa mi era entrata in parte in bocca. Non ci vedevo più, ho provato a pulirmi gli occhi con dell'erba strappata dal giardino".