Il senatore era stato accusato di aver cercato di screditare alcuni mafiosi che lo avevano accusato nel processo a suo carico per concorso esterno in associazione mafiosa. "Sono amareggiato e non soddisfatto", ha detto Dell'Utri ai suoi amici
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La Cassazione ha confermato l'assoluzione per Marcello Dell'Utri dall'accusa di calunnia aggravata ai danni di tre pentiti di mafia così come stabilito in primo e secondo grado. Dell'Utri era stato accusato di aver cercato di screditare alcuni mafiosi che lo avevano accusato nel processo a suo carico per concorso esterno in associazione mafiosa. Una vicenda iniziata nel 1997 e conclusasi oggi con la definitiva assoluzione.
Con questa decisione la Suprema Corte si è allineata alle richieste della pubblica accusa che in precedenza aveva evidenziato come nei confronti di Dell'Utri mancasse l'accertamento del dolo.
Inoltre, la difesa del senatore aveva fatto notare che la sentenza d'appello di Palermo aveva già ampiamente dimostrato "l'insufficienza di prove", tesi che probabilmente è stata accolta dai giudici.
Dell'Utri: "Amareggiato"
"Amareggiato. Non c'è soddisfazione nell'essere dichiarato innocente dopo 12 anni di una lunga gogna giudiziaria protrattasi a causa delle impugnazioni del pm e della Procura". Così il senatore ai suoi più stretti collaboratori dopo aver appreso il definitivo proscioglimento deciso dalla Cassazione.