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Incendio Caivano, indagati sei familiari di Fortuna: anche la madre

Avrebbero compiuto il raid incendiario contro la casa della compagna del presunto violentatore e omicida della piccola

Svolta nelle indagini sull'incendio della finestra dell'abitazione di Marianna Fabozzi, compagna di Raimondo Caputo, l'uomo accusato di aver abusato e ucciso la piccola Fortuna Loffredo nel Parco Verde di Caivano (Napoli).

I presunti responsabili del raid incendiario compiuto poco dopo la diffusione della notizia del provvedimento nei confronti dell'uomo, sarebbero sei familiari della bimba, tra cui la madre di Fortuna.

I carabinieri di Casoria, nell'informativa inviata alla Procura di Napoli Nord, hanno indicato proprio loro come presunti responsabili. Secondo quanto riferito da fonti investigative, è probabile che nelle prossime ore si proceda a iscrizioni nel registro degli indagati per il reato di incendio doloso.

Marianna Fabozzi, la mamma di Antonio Giglio, il bambino morto un anno prima di Fortuna in circostanze analoghe, è stata portata mercoledì in carcere per l'accusa di aver violato i domiciliari.

Il padre di Fortuna e quello di Antonio si improvvisano detective - Intanto secondo quanto emerso, il padre di Fortuna, Pietro Loffredo, e Gennaro Giglio, padre di Antonio, il bimbo morto nell'aprile del 2013, nello stesso modo e nello stesso palazzo di Fortuna, starebbero svolgendo in questi giorni autonome "indagini" nel quartiere, quasi da detective privati, per ricostruire la storia dei loro figli.

Loffredo, quando morì Fortuna, era in carcere per una vicenda di dvd falsi, mentre Giglio non riusciva a vedere il figlio perché la sua ex, Marianna Fabozzi glielo impediva.