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Caserta, il direttore lavora troppo e la Reggia è a rischio: proteste sindacali

Mauro Felicori, da Bologna per rilanciare il sito vanvitelliano, trattenendosi nellʼufficio fino a tarda ora, non garantirebbe la sicurezza del museo. La denuncia messa nero su bianco da alcune sigle. Matteo Renzi: "Ridicoli". E Susassa Camusso rincara: "Hanno sbagliato"

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"Lavora troppo, Reggia di Caserta a rischio".

Oggetto dell'allarme lanciato da alcune sigle sindacali in una lettera-denuncia dal titolo "Gestione della Reggia di Caserta. Rilievi" è il neodirettore della struttura, Mauro Felicori, ex giornalista, arrivato da Bologna nella cittadina campana cinque mesi fa per risollevare le sorti del sito patrimonio dell'Unesco. La sua colpa è quella di fare le ore piccole in ufficio. "Il Direttore permane nella struttura fino a tarda ora. Tale comportamento mette a rischio l'intera struttura museale", si legge nelle tre pagine del documento.

La lettera ufficiale di protesta, redatta da alcune sigle sindacali di lavoratori della Reggia e inviata al capo di gabinetto del ministro Dario Franceschini, al segretario generale del ministero dei Beni Culturali e al responsabile della Direzione generale dei musei Giampaolo D'Andrea, Antonia Pasqua Recchia e Ugo Soragni, ha ottenuto l'effetto che il direttore Felicori, chiamato in causa con l'accusa di stakanovismo, ha dovuto produrre le sue giustificazioni per le lunghe giornate di lavoro in ufficio, dalle 7.30 del mattino alle 9 di sera.

La colpa di Felicori, in fondo, è di aver preso troppo alla lettera il mandato che gli è stato dato dal ministro Franceschini, avallato direttamente dal presidente del Consiglio Matteo Renzi: risollevare la Reggia; incrementare il numero di visitatori; riorganizzare il servizio in ottica moderna; combattere il malcostume di custodi, dipendenti e faccendieri.

E il tutto, dunque, rappresenterebbe un allarme-sicurezza per la Reggia, nonostante l'incremento di visitatori finora ottenuto: "Permane nella struttura fino a tarda ora senza che nessuno abbia comunicato e predisposto il servizio per tale permanenza", l'accusa sindacale. Il neodirettore, insomma, è una mina vagante da disinnescare.

La risposta di Renzi: tutto ciò è ridicolo - Per il premier Matteo Renzi è "ridicola" la critica dei sindacati al nuovo direttore della Reggia di Caserta, accusato di "restare fino a tarda ora mettendo in questo modo a rischio l'intera struttura museale". Durissime le parole del premier che su Facebook scrive: "Questo direttore lavora troppo. Questo il grido d'allarme. I sindacati che si lamentano di Felicori, scelto dal governo, dovrebbero rendersi conto che il vento è cambiato. La pacchia è finita!".

Susanna Camusso critica i sindacati - "Sì! Si può sbagliare, ma quando si sbaglia bisogna riconoscerlo e quei sindacati a #reggiacaserta hanno sbagliato!". Lo scrive la leader Cgil Susanna Camusso su Twitter, rispondendo a una utente che le chiedeva di prendere posizione sul caso invitandola a difendere "il sindacato da questi sindacalisti".