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Bus caduto dal viadotto in Irpinia, tre persone arrestate

In manette il titolare della ditta di viaggi e due dipendenti della motorizzazione. Sono accusati di aver falsificato la revisione del mezzo

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lapresse

La polizia stradale ha eseguito tre misure cautelari emesse dal gip su richiesta della procura di Avellino nei confronti di Gennaro Lametta, titolare della Mondotravel, la ditta che noleggiò il bus precipitato dal viadotto di Monteforte il 28 luglio 2013, e nei confronti di due dipendenti della motorizzazione civile. La procura aveva accertato che la revisione del mezzo, il cui incidente fu causato da un danno meccanico, era stata falsificata.

Per quanto riguarda il certificato di revisione, compilato solo pochi giorni dopo l'incidente, la procura aveva disposto anche una perizia calligrafica poiché uno dei due funzionari della motorizzazione contestava l'autenticità della propria firma. La perizia però smentì il funzionario.

La tragedia avvenne nel luglio 2013: il pullman precipitò da un viadotto causando la morte di 40 persone. Tra le vittime anche l'autista, Ciro Lametta, fratello del proprietario della Mondotravel. Per l'uomo e per i due dipendenti della motorizzazione civile (il funzionario tecnico Vittorio Saulino e l'impiegata Antonietta Ceriola) la procura ha chiesto le misure cautelari in carcere. Le accuse nei loro confronti sono di falso in atto pubblico e concorso in omicidio colposo plurimo.

Di recente Gennaro Lametta, ascoltato dagli inquirenti, avrebbe detto che delle revisioni se ne occupava il fratello Ciro e un altro dipendente. All'uomo sono state contestate presunte violazioni per revisioni su altri due bus. I pm titolari dell'indagine sono Cecilia Annecchini e Armando Del Bene.