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Rigopiano: le storie dei bambini salvati dalla neve

La piccola ha chiesto i suoi biscotti preferiti, mentre il ragazzino ha raccontato che al momento della valanga stava giocando a biliardo

Lei, 6 anni, una volta tratta in salvo ha chiesto i suoi biscotti.

Lui, 9 anni, si ricorda solo che stava giocando a biliardo, prima che accadesso tutto. Sono Ludovica Parete ed Edoardo Di Carlo, due dei quattro bambini tratti in salvo venerdì dalle macerie e dalla neve dell'hotel Rigopiano, travolto da una slavina martedì. Loro due come gli altri bimbi stanno bene.

A riferire le parole della bambina, estratta viva dalle macerie, è Quintino Marcella, amico e datore di lavoro di Giampiero Parete, il padre della bimba, che ha parlato al telefono con lei. "Ha chiesto i suoi biscotti, i suoi preferiti". La bambina sta bene. Il suo salvataggio è stato accolto da gioia immensa e grande commozione: dalla famiglia Parete, che ha ricevuto la notizia in ospedale.

A riferire invece le parolte del piccolo Edoardo è stato il maresciallo della guardia di finanza Lorenzo Gagliardi, alla trasmissione tv "Quarto Grado". "Cosa è successo? Quanto tempo è passato? Stavo giocando a biliardo" ha detto il bimbo che evidentemente non si è reso conto di quanto accaduto. "Ero al biliardo con altri due bambini, e che nella stessa stanza c'era la mamma di uno di loro" ha detto ai soccorritori steso su una barella.

E poi c'è Gianfilippo, il primo estratto. "Vai chicco", gli urlano mentre applaudono, mettendogli una mano sulla testa per proteggerlo nell'ultimo metro che lo separa dal ritorno alla vita. Perché molti di questi pompieri sono di Roma e a Roma, se un bambino non lo conosci, lo chiami così, "chicco". E infine c'è Samuel, unito a Edoardo da un identico destino: uscire dall'incubo e trovarsi ancora impauriti in un letto d'ospedale, senza mamma e papà accanto a coccolarti.