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Marche, affresco del '500 abbandonato per anni tra le macerie del terremoto: "Nessuno ha mai fatto niente"

Dalla notte della scossa che ha fatto tremare il centro Italia, lʼopera dʼarte della chiesa di Arquata del Tronto è stata dimenticata tra terra e pietre

Marche, affresco del '500 abbandonato per anni tra le macerie del terremoto:
tgcom24

"L'affresco è abbandonato tra le macerie dal 24 agosto 2016, la notte del terremoto che ha devastato il Centro Italia.

Da allora, l'opera è stata dimenticata tra la terra e le pietre e rischia di andare perduta per sempre, perché in tutti questi anni non c'è mai stato un intervento statale per recuperarla", ha dichiarato a Tgcom24 Dario Nanni, presidente dell'ordine degli Architetti di Ascoli Piceno. Si tratta di un affresco appartenente alla Chiesa di San Silvestro ad Arquata del Tronto, nelle Marche, risalente al 1511 e di Scuola Umbra.

Marche, lʼaffresco del ʼ500 di San Silvestro abbandonato tra le macerie del terremoto: "Nessuno ha mai fatto niente"

L'inerzia burocratica -  "Se un'opera d'arte è danneggiata, la sovrintendenza dei Beni culturali deve per legge portare a termine una prima fase d'intervento, ossia quella emergenziale che mette subito in salvo il bene. Il secondo passo consiste nel restauro. In questa chiesa non è nemmeno iniziata la prima fase di emergenza, eppure il progetto per farlo c'è ed è stato approvato. È impensabile che in tutti questi anni non siano mai riusciti a mettere in salvo un affresco del '500 di Scuola Umbra che è ancora tra le macerie del terremoto. Il problema alla base, però, non è solo la mancanza di finanziamenti ma anche la quotidiana negligenza delle autorità e l'inerzia burocratica", ha aggiunto Nanni a Tgcom24

"L'affresco rischia di andare perduto per sempre" - "La popolazione è indignata perché sono stati spesi moltissimi fondi per recuperare case, chiese e persino stalle, ma non per salvare un'opera culturale come questa. L'affresco rischia di andare perduto per sempre", ha concluso il presidente dell'ordine degli Architetti di Ascoli Piceno.