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Venezia, all'asta le tombe sull'isola di San Michele: si parte da 192mila euro

C'è tempo fino al 31 gennaio per fare domanda: chi riuscirà ad aggiudicarsele beneficerà di una concessione di 99 anni

Venezia, all'asta le tombe sull'isola di San Michele: si parte da 192mila euro - foto 1
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Tombe "di lusso" messe all'asta per un minimo di 192mila euro.

Succede a Venezia, sull'isola di San Michele. C'è tempo fino al 31 gennaio per fare domanda: chi riuscirà ad aggiudicarsi una delle 17 cappelle, a un prezzo che può arrivare a 335mila euro, beneficerà di una concessione di 99 anni più eventuali proroghe. Il ricavato, che potrebbe raggiungere i due milioni di euro, sarà utilizzato per la manutenzione dei cimiteri veneziani.

Sepolcri "vip" - Il camposanto di San Michele, una piccola isola della laguna veneta situata tra Venezia e Murano, è noto per il grande valore storico delle sue sepolture. Alcune di queste sono da poco rientrate nella disponibilità del Comune, che ha deciso di rimetterle immediatamente sul mercato. Il sindaco, Luigi Brugnaro, punta a recuperare fondi per ristrutturare il cimitero, ma anche a valorizzare uno dei tesori artistici della città.

Concessione a tempo determinato - I diciassette sepolcri "di pregio", un tempo appartenuti a nobili famiglie, permetteranno ai "fortunati" defunti di riposare accanto a Ezra Pound e Igor Stravinskij, al pari dei loro concittadini d'alto rango. Non per sempre, però. Se i loro eredi non verseranno l'importo dovuto all'erario comunale, tra poco meno di un secolo le salme dovranno trovare un'altra collocazione.

Restauro a carico degli acquirenti - Oltre al prezzo di base e agli eventuali rilanci, i compratori dovranno restaurare le cappelle a loro spese. Nel bando pubblicato dal Comune, infatti, si precisa che "le aree e i relativi manufatti verranno assegnati nello stato di fatto e di diritto nel quale si trovano, con le relative accessioni e pertinenze, diritti, oneri, vincoli imposti dalle vigenti leggi". I vincitori dell'asta, in programma per il 5 marzo, dovranno farsi carico di "tutte le attività necessarie al restauro conservativo dei manufatti", presentando un progetto alla Soprintendenza entro tre mesi.