Venezia, fa fare pipì al figlio in Piazza San Marco: è polemica
La foto che immortala la scena è stata condivisa su Facebook ed è diventata virale
È diventata virale sui social una foto che mostra una mamma far fare pipì al proprio figlio a ridosso di una colonna di Piazza San Marco, a Venezia.
L'immagine, scattata all'angolo delle Procuratie, è stata pubblicata su Facebook da una guida della città e rilanciata dalla pagina "Venezia NON è Disneyland", la quale ha scritto "Per cortesia, i bisogni fateli in bagno…". Non si sono fatti attendere i commenti indignati degli utenti.
I commenti - "Ci sono i bagni a pochi metri ...maleducati", "Educazione civica e rispetto, soprattutto nelle città d'arte, mancano a italiani e stranieri!", "Ma come vengono in mente certe cose", "Da non credere", "Un esempio di inciviltà, bisognava chiamare i vigili. Qui ci sta una bella multa": sono solo alcuni dei commenti apparsi sui social. E ancora: "Poteva entrare in un bar qualsiasi", "Per la mia Venezia il peggio non ha fine... ora è anche un w.c.!".
"Ho fatto presente alla 'signora' che c'erano bar, bagni pubblici e volendo il canale ma mi ha semplicemente guardato schifata e se ne è andata", ha invece sottolineato la donna che ha scattato la foto.
L'estate nera di Venezia - Mercoledì 17 agosto, due giovani stranieri sono stati multati e denunciati per aver hanno fatto surf d'acqua con motore elettrico sul Canal Grande.
Turisti incivili, follie tra Venezia e Roma:bagni nudi in fontane e pipì per strada
TI POTREBBE INTERESSARE
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali