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Mose, la Laguna trema: M5S attacca, Forza Italia cauta, Fassino con Orsoni

I grillini chiedono lʼarresto di Galan mentre i Verdi si scagliano contro le grandi opere. Toti: "Spero i pm siano andati con i piedi di piombo"

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Garantisti contro giutizialisti. Sono tante e diverse le reazioni al terremoto giudiziario che ha scosso Venezia e che ha portato all'arresto del sindaco, Giorgio Orsoni. Il Movimento 5 Stelle annuncia il voto a favore alla richiesta di arresto per Giancarlo Galan mentre l'europarlamentare di Forza Italia, Giovanni Toti, si mostra cauto. I Verdi si scagliano contro le grandi opere e gli albergatori veneziani commentano: "Un giorno triste per la città".

M5S: "Sì all'arresto di Galan, Lupi riferisca in Aula" - "Auspicando che il Parlamento si esprima quanto prima per dare l'autorizzazione a procedere all'arresto nei confronti dell'ex ministro Galan chiediamo che il ministro Lupi riferisca in tempi rapidi sull'attuale stato delle commesse degli appalti veneti". Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle dopo gli arresti eccellenti di mercoledì mattina.

Di Maio (M5S): "Larghe intese in manette" - Sul blog di Beppe Grillo compare poi un intervento, dal retrogusto elettorale, del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio: "Il Movimento 5 Stelle si occupa del Mose da quando è nato, su quell'opera abbiamo sempre mostrato preoccupazioni in merito a utilità e meccanismi d'appalti. Come per l'Expo e la Tav. Cos'altro devono fare questi partiti per non meritare più il voto dei cittadini italiani?".

I Verdi: "Stop a grandi opere" - Anche i Verdi rivendicano la paternità della lotta anti-Mose. "E' ormai evidente che dietro le grandi opere inutili, costosissime e dannose per l'ambiente, si annida una vera e propria strategia della tangente, come dimostrano gli arresti oggi del Mose e ieri per l'Expo - afferma il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli -. Oggi la storia ci da ragione perché siamo stati l'unica forza politica a contestare e contrastare sin dal principio le grandi opere inutili che non solo creano disastri ambientali ma producono debito e corruzione".

Toti (FI): "Spero pm mossi con piedi di piombo" - "Non possiamo ancora dare una lettura politica. Mi auguro che i magistrati abbiano agito con tutte le tutele del caso, visto che siamo anche alla vigilia di importanti ballottaggi in tutta Italia". Così Giovanni Toti, europarlamentare di Forza Italia e consigliere politico di Silvio Berlusconi, interviene ad Agorà sugli arresti ordinati dalla Procura di Venezia sugli appalti per il Mose. "Spero - ribadisce - che tutti si siano mossi con i piedi di piombo e la dovuta attenzione".

Fassino: "Orsoni è una persona corretta" - Alla testa degli innocentisti c'è il sindaco di Torino, Piero Fassino: "Chiunque conosca Giorgio Orsoni e la sua storia personale e professionale, non può dubitare della sua correttezza e della sua onestà. Siamo sicuri che la magistratura, nel compiere gli accertamenti successivi, giungerà rapidamente a stabilire la verità dei fatti, consentendo così ad Orsoni di ritornare alla sua funzione di sindaco di Venezia".

Alfano e il caso Romano - "Sono arresti che per i partiti che li hanno subìti hanno avuto il privilegio" di arrivare dopo le elezioni. Credo che istituzionalmente la Procura di Venezia sia stata davvero molto corretta". Angelino Alfano, commentando gli arresti, cita implicitamente il caso del presidente del Consiglio regionale della Campania e candidato per Ncd alle Europee, Paolo Romano, arrestato pochi giorni prima del voto.

Cacciari: "Sono stupito" - "Le mie posizioni sono da molto tempo conosciute: da sindaco, durante i governi Prodi e Berlusconi, avviai un processo di verifica e in tanti passaggi ebbi modo di ripetere, senza essere ascoltato, che le procedure assunte non permettevano alcun controllo da parte degli enti locali e che il Mose si poteva fare a condizioni più vantaggiose". E' il commento, a caldo, rilasciato dall'ex primo cittadino di Venezia Massimo Cacciari. "Sì, lo ammetto, sono stupito. Ho sempre contestato le procedure assunte per dare il via ai lavori del Mose, ma non pensavo certo a provvedimenti della magistratura nei confronti dell'attuale sindaco", conclude Cacciari

Gli albergatori veneziani: "Giorno triste" - Non nascondono il loro dispiacere gli albergatori veneziani: "Bisogna sempre attendere la condanna definitiva ma oggi è un giorno triste per tutta la città, il cui nome esce infangato", afferma in una nota il direttore dell'Associazione veneziana albergatori, Claudio Scarpa.