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Incidenti in montagna, tre vittime

Hanno perso la vita una guida alpina di Chamonix, un 53enne straniero e, in Trentino, un base jumper australiano

Due alpinisti sono morti in altrettanti incidenti in montagna sul versante francese del massiccio del Monte Bianco e sul Grand Combin, in Svizzera, vicino al confine con l'Italia.

Si tratta di Daniel Rossetto, 67 anni, guida alpina di Chamonix, precipitato mentre stava salendo sul Triangle du Tacul, sul Bianco. In Svizzera la vittima è un alpinista straniero di 53 anni, caduto mentre si trovava sul versante dal Grand Combin (4.314 metri). Un base jumper australiano ha invece perso la vita sopra Riva del Garda.

Rossetto stava accompagnando un cliente lungo una via di roccia e ghiaccio sul Triangle du Tacul, a quasi 4mila metri di altezza. La guida è precipitata nel vuoto per 250 metri, battendo la testa contro le rocce. L'escursionista è invece rimasto ferito in modo grave, ma non è in pericolo di vita; è stato recuperato dal soccorso alpino francese. Secondo una prima ricostruzione, i due potrebbero essere stati colpiti da una scarica di sassi, che avrebbe investito Rossetto, travolto già nell'estate del 2012 da una valanga che uccise nove sul Mont Maudit, sempre nel massiccio del Bianco. Ancora prima la vittima si era salvata da una slavina, nel comprensorio sciistico del Grands Montets a Chamonix, dopo sette minuti sommerso dalla neve.

L'alpinista straniero di 53 anni è invece morto sul Grand Combin, precipitando nel vuoto per oltre 200 metri. Stava rientrando insieme al compagno di cordata a causa del maltempo.

Terza tragedia nella zona sopra Riva del Garda, in Trentino, dove un uomo è caduto durante un lancio con la tuta alare. Si tratta di 27enne australiano.