Il 41enne lecchese è caduto dalla parete per circa 600 metri. Il suo corpo è stato recuperato ai piedi del pilone centrale del Freney
Il corpo senza vita dell'alpinista lecchese Marco Anghileri, 41 anni, è stato trovato e recuperato ai piedi del pilone centrale del Freney al Monte Bianco. La salma è stata trasportata a Courmayeur dall'elicottero del soccorso alpino valdostano. L'uomo, di cui non si avevano più notizie da venerdì, è precipitato dalla parete per circa 600 metri. Il suo ultimo sms: "Sono nel posto più bello del mondo".
Anghileri ha perso la vita mentre era impegnato in solitaria nella prima salita invernale della via Jori Bardill sul pilone centrale del Freney. Nel primo pomeriggio di venerdì l'ultimo avvistamento, in cima al pilone stesso. Poi più nulla.
L'alpinista avrebbe dovuto raggiungere la cima del Monte Bianco sabato mattina e, nel pomeriggio, sarebbe dovuto riscendere dal versante francese. Ad attenderlo, a Chamonix, c'era il padre, Aldo.
Secondo i soccorritori, la caduta potrebbe risalire al tardo pomeriggio di venerdì, poche ore dopo l'ultimo avvistamento. Prima di precipitare, Anghileri sarebbe stato solo a pochi metri dalla vetta. La guardia di finanza di Entreves sta indagando sulla morte dell'alpinista lecchese: il cedimento di un chiodo o un errore umano le possibili cause della fatale caduta.
"Sognava questa impresa da dieci anni" - "Ha trascorso ogni mattina dell'ultimo inverno ad allenarsi sulle montagne di casa. Era il filosofo della montagna. Un ragazzo di altri tempi che affrontava le vette con stile alpino. Sognava questa impresa da dieci anni". E' il ricordo di Adolfo, cugino di Marco Anghileri. "L'hanno trovato con alcuni anelli di corda. Sembra che al momento della caduta si stesse preparando per la discesa", ha aggiunto.
Marco Anghileri lascia lascia la compagna Barbara, i figli Carlo e Giulio. Qualche anno fa morì, in un incidente stradale, suo fratello.
Cordoglio in Rete - Alpinista molto noto nel suo ambiente, Marco Anghileri lascia un enorme vuoto in amici e conoscenti. Sulla sua pagina Facebook, dove sono raccolti gli scatti di tante sue imprese sulle montagne innevate di tutto il mondo, decine e decine di commossi messaggi di cordoglio. "Te ne sei andato mentre facevi quello che amavi di più...", scrive un amico.