Si spara con la pistola del padre carabiniere: undicenne morto nel Pisano
Sembra che il piccolo abbia fatto tutto da solo. Inutili i soccorsi. La mamma del bambino è un'agente di polizia municipale
Un ragazzino di 11 anni, figlio di un carabiniere e di un'agente di polizia municipale, è morto nella sua abitazione a Cascina, in provincia di Pisa, dopo essersi sparato un colpo alla testa con la pistola del padre. Sembra si sia trattato di un terribile incidente: il piccolo avrebbe fatto tutto da solo, secondo le prime indiscrezioni.
Il bambino, è stato appurato, era da solo nella sua camera quando è rimasto ferito mortalmente, ancora da capire come sia potuto accadere, come abbia fatto a spararsi. L'arma sarebbe quella del padre, un carabiniere in servizio in una provincia vicina. Tutto è avvenuto intorno alle 13.30. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi, ma il personale del 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso del piccolo.
Al momento non è ancora chiaro perché il bambino abbia preso la pistola che sembra fosse custodita "con diligenza", nel posto abituale e in che modo sia partito il colpo mortale che lo ha raggiunto alla tempia.
Nella casa teatro della drammatica vicenda, per tutto il pomeriggio hanno lavorato i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche di Firenze, giunti subito dopo i colleghi della territoriale che per ore hanno cercato di consolare il padre, in servizio presso un altro comando, e la madre, a sua volta appartenente a una forza di polizia, sconvolti da un dramma inaspettato che ha lasciato senza parole anche gli amici e gli insegnanti dell'undicenne.
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