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Rigassificatore Piombino, il sindaco impugna l'autorizzazione e annuncia il ricorso al Tar

Ora Snam potrà procedere con l'opera. Entro 45 giorni dovrà anche annunciare dove fra tre anni sarà posizionata la piattaforma offshore. Il rigassificatore di Piombino produrrà 5 miliardi di metri cubi l'anno di metano

Rigassificatore Piombino, il sindaco impugna l'autorizzazione e annuncia il ricorso al Tar - foto 1
Ansa

Dopo l'annuncio dell'autorizzazione al rigassificatore di Piombino, il sindaco Francesco Ferrari è pronto a fare ricorso al Tar.

"La firma dell'autorizzazione alla realizzazione dell'opera da parte del commissario Eugenio Giani non sposta il punto: venerdì avevamo già risposto che avremmo impugnato l'autorizzazione di fronte al Tar e così faremo", ha spiegato.

Come annunciato il governatore della Toscana, nonché commissario straordinario per il rigassificatore, ha firmato l'atto che autorizza l'arrivo della nave che dovrà garantire dalla prossima primavera l'approvvigionamento nazionale del gas con il Gnl.

 

Piombino e i rigassificatori: quanto valgono per lʼintero Paese


Giani: "Il rigassificatore di Piombino significa taglio alle bollette" - "Per 60 milioni di italiani ci sarà l'abbassamento delle bollette, la possibilità di offrire un servizio e possiamo avere il gas con più facilità senza dipendere dalla Russia". Questo il commento di Eugenio Giani dopo aver firmato l'autorizzazione all'installazione dell'impianto nel porto della città toscana. "Il mio principale motivo nello svolgere questa funzione è il servizio a 60 milioni di italiani - ha aggiunto - e sono soddisfatto perché sento che abbiamo fatto un servizio positivo". Parlando poi dek ricorso annunciato (e ora ufficializzato) dal sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, Giani ha detto: "Il sindaco di Piombino ha detto che la questione ormai non è più politica ma amministrativa, e quindi ritiene come tale, da un punto di vista amministrativo, di ravvisare degli elementi nella procedura che vuole affrontare in sede di ricorso amministrativo. E' nelle sue facoltà, lo può fare, non ne sono assolutamente risentito". 

 

Il rigassificatore su una banchina lunga 300 metri - "Snam - ha aggiunto Giani - potrà posizionare la nave nel porto di Piombino e precisamente nella darsena nord, nella banchina est, lunga 300 metri. La nave è lunga  297 metri e larga 40, la banchina si presta quindi per assoluta puntualità di misure". Giani ha poi spiegato che "la portata di gas sarà importante, una portata di 5 miliardi di metri cubi, una portata importante rispetto ai 29 miliardi che in questo momento offre il gasdotto che viene della Russia. La Toscana, quando a metà aprile 2023 sarà in funzione la nave, potrà dire di consentire col suo contributo, 10 miliardi di metri cubi di gas, più di un terzo di quello che era il  gas russo". L'iter, ricorda la Regione, è iniziato con la presentazione del progetto di Snam e proseguito fino alla chiusura della conferenza dei servizi. Da domani Snam può procedere a installare le opere propedeutiche all'arrivo della nave di rigassificazione nella banchina del porto di Piombino.

 

Snam ha 45 giorni per indicare luogo offshore - Resta anche il nodo di dove la nave rigassificatrice sarà ancorata al termine dei tre anni, periodo in cui saranno realizzate le opere offshore per poi trasferirla. "Snam sta lavorando alacremente e non solo in Toscana per vedere i punti migliori della costa per il posizionamento dopo i tre anni dell'entrata in esercizio" del rigassificatore di Piombino (Livorno), "l'indicazione del dove verrà posizionata questa piattaforma offshore per i restanti 22 anni ce lo dirà entro 45 giorni da oggi", ha confermato Giani.

 

Sindaco Piombino: memorandum tentativo lavarsi coscienza - "Poco importa se l'intesa e la relativa autorizzazione sono condizionate all'accettazione del Memorandum; un documento che sembra più un tentativo di lavarsi la coscienza che uno strumento concreto per il rilancio del territorio. Quel documento è una lista di richieste vuota e lontana dalle reali esigenze di Piombino. Da quel documento emerge chiaramente quanto il commissario Giani sia poco aggiornato sulla storia della città e non conosca minimamente il territorio, il suo cambio di passo e le relative nuove esigenze". Questo il duro commento del sindaco di Piombino (Livorno) Francesco Ferrari. "Se Giani conoscesse Piombino certamente non avrebbe scelto di essere il promotore di un rigassificatore nel suo porto", dice Ferrari secondo cui il percorso amministrativo, così come impostato dal Commissario straordinario Giani, è stato proiettato fin da subito a concedere l'autorizzazione, non a valutare la fattibilità dell'opera, e non ha tenuto conto delle enormi criticità che il Comune di Piombino ha sollevato. Inoltre, lo ha addirittura voluto blindare attraverso l'intesa Stato Regione, un atto prettamente politico. Il decreto che disciplina l'iter burocratico parla chiaro: il governo propone l'opera e la Regione si fa garante del territorio chiedendo anche un parere alla Provincia e al Comune. Il parere del Comune è stato ovviamente negativo ma Eugenio Giani, questa volta in qualità di presidente della Regione, ha comunque firmato l'intesa". "L'intero procedimento - conclude  il sindaco -, però, fa acqua da tutte le parti e pone le basi concrete sulle quali costruiremo il ricorso".

 

Snam: soddisfatti su Piombino, pronti a procedere - Snam ha immediatamente commentato il via libera di Giani esprimendo "soddisfazione per la positiva conclusione dell'iter autorizzativo del Progetto Fsru Piombino". Lo si legge in una nota in cui sottolinea che il rigassificatore "contribuirà in maniera determinante alla sicurezza e alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese". "L'atto autorizzativo espresso dal Commissario straordinario di Governo - spiega Snam - riporta, al suo interno, diverse prescrizioni tecniche e procedurali che la società vaglierà già nei prossimi giorni per consentire il tempestivo avvio dei lavori e fare tutto quanto possibile per disporre dell'unità operativa entro i tempi previsti".

 

Comitato Piombino, Giani ha calpestato volontà cittadini - "Abbiamo sperato fino all'ultimo. Giani ci ha fatto capire che in Italia non vige più lo stato di diritto, la costituzione ormai è carta straccia, la democrazia solo un vago ricordo, con la scusa di un'emergenza, si arroga il diritto di calpestare la volontà dei cittadini, nonostante il nostro sindaco Ferrari e i suoi validissimi e competenti esperti, abbiano portato alla luce moltissime criticità. Nonostante tutto, Giani ha messo quella ignobile firma che metterà in pericolo non solo Piombino ma anche mezza Val di Cornia". Lo ha detto Francesca Marino, portavoce del Comitato Liberi insieme per la salute, commentando la firma da parte del presidente della Toscana e commissario straordinario, Eugenio Giani per l'autorizzazione al rigassificatore di Piombino (Livorno). "Nonostante abbia dichiarato che avrebbe fatto due valutazioni di impatto ambientale non ne ha fatta nemmeno una - continua Marino .- Questo è l'ennesimo precedente per l'Italia molto pericoloso, perché con la scusa di una qualsiasi emergenza il governo potrà imporre tutto cio' che vorrà, stando al di sopra di qualsiasi legge nazionale e europea. Piombino ne è la dimostrazione. Spero nel nuovo Governo che mi possa smentire. Noi non ci fermeremo, abbiamo perso una battaglia ma non la guerra".

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