Firenze, condannato in appello per gli abusi sui bambini ora fa il chierichetto
I piccoli erano stati affidati alla comunità del Forteto per sfuggire a violenze familiari

Non si spengono le polemiche sulla comunità toscana del Forteto il cui "guru", Rodolfo Fiesoli è stato condannato a in appello a 15 anni e sei mesi per gli abusi nei confronti degli ospiti, in gran parte ragazzi di famiglie disagiate. Come riporta il quotidiano "La Verità", il 76enne Fiesoli, in attesa della Cassazione, fa indisturbato il chierichetto nella chiesa di San Lorenzo a Diacceto, a Pelago, nel Fiorentino. Durante le funzioni passa a ritirare le elemosine, aiutando il parroco don Emanuel che dice di non sapere nulla del passato del suo attuale collaboratore.
Niente carcere per Fiesoli nonostante la condanna per violenza sessuale e maltrattamenti di gruppo. Pedofilo recidivo, già arrestato nel 1975 per abusi sui ragazzi affidati dal tribunale alla controversa comunità da lui creata, condannato poi a due anni nel 1985, nella zona è conosciuto come "il mostro del Forteto". Nonostante tale fama e le sentenze, su di lui non grava alcuna misura restrittiva.
"La Verità" e l'emittente locale Lady Radio riferiscono poi un altro dettaglio inquietante: al Forteto continuano ad arrivare giovani, questa volta in stage. Due di loro, provenienti da un istituto agrario, hanno da poco concluso un tirocinio di una settimana nelle stesse stalle in cui lavora uno dei condannati in secondo grado per la vicenda degli abusi sessuali.
"Si tratta di un fatto gravissimo - ha commentato il consigliere regionale di Fdi Giovanni Donzelli - che ci fa capire quanto sia necessario ancora tenere alta l'attenzione sulla vicenda. Questi ragazzi hanno svolto un'attività lavorativa in una realtà dove ancora oggi operano, e in alcuni casi vivono, quasi tutti i condannati e fedelissimi di Fiesoli".
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali