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Strage di Nizza, ancora nessun risarcimento per i parenti dei cinque morti italiani

Si attende la sentenza che riconosca le persone coinvolte come vittime di attentato terroristico

Sono passati quasi due anni da quel 14 luglio 2016, quando a Nizza, sulla Promenade des Anglais, 86 persone sono state uccise da un camion-kamikaze.

Tra gli italiani, cinque le vittime e sei i feriti. In due anni, né i parenti né coloro che sono rimasti invalidi hanno ricevuto i risarcimenti dallo Stato italiano, in attesa di una sentenza che riconosca le persone coinvolte come vittime di un attentato terroristico.

Tra loro Gaetano Moscato, 72 anni, che, quella notte, si era buttato sui nipoti per fare loro da scudo perdendo una gamba. Non avendo ricevuto alcun risarcimento, ha dovuto pagare tutto di tasca sua: cure, riabilitazione e protesi.

Piero Massardi, invece, quella notte ha perso la moglie Carla, mentre la figlia 14enne è rimasta ferita. Nonostante alla ragazza siano stati riconosciuti gradi di invalidità, anche in questo caso Piero non ha ricevuto ancora alcun risarcimento.

Da chiarire la seguente circostanza. La Francia aveva corrisposto 20mila euro per ogni vita spezzata, una cifra che verrà scalata dai 200mila che lo Stato verserà quando sarà emessa una sentenza che riconosca quei morti come vittime di un attentato terroristico.