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Stazione Afragola, l'ombra dei rifiuti tossici e la mancanza di autorizzazioni

A dieci giorni dallʼinaugurazione in pompa magna, i Nas hanno chiuso il bar e il parcheggio

Stazione Afragola, l'ombra dei rifiuti tossici e la mancanza di autorizzazioni - foto 1
lapresse

Potrebbero esserci dei rifiuti tossici nel sottosuolo della nuova stazione Tav di Afragola, disegnata dall'archistar anglo-irachena Zaha Hadid,inaugurata in pompa magna il 6 giugno scorso come il fiore all'occhiello della Campania, alla presenza del premier Gentiloni e delle autorità locali.

La Procura ha inviato i Nas, che hanno già disposto la chiusura della zona parcheggi e del bar per mancanza di autorizzazioni. Nei prossimi giorni potrebbe essere necessario anche qualche carotaggio dei terreni.

La Procura ci vuole vedere chiaro e ha disposto un'ispezione in quella che, nel progetto di chi ha voluto la realizzazione di quest'opera, nel 2022 dovrebbe portare milioni di passeggeri verso Reggio Calabria, Puglia e Sicilia. Al momento questa cattedrale nel deserto ha mostrato diverse lacune: mancanza di uscite di sicurezza a norma, dikit per il pronto soccorso, defibrillatori, condizionatori di aria funzionanti e non solo. Come scrive il Corriere del Mezzogiorno, i Nas hanno trovato anche un'auto semi-sotterrata, un rifiuto speciale che certamente non doveva essere smaltito in quell'area.

Nei prossimi giorni verrà vagliata la composizione dei terreni sopra i quali sono state costruite le fondamenta e le opere della stazione, costata quasi 100 milioni di euro e non ancora terminata. Il sospetto è che sotto ci possano essere rifiuti speciali di ogni genere nel sottosuolo di una zona, dove per anni la camorra ha smaltito in maniera illecita tonnellate e tonnellate di rifiuti tossici, come bidoni pieni di amianto, materiali di scarto di lavorazioni industriali di aziende chimiche e farmaceutiche.

Per il momento il bar-ristorante e il parcheggio sono chiusi e quindi chi vuole prendere il treno, in una stazione quasi sempre semideserta a 18 chilometri da Napoli, deve arrivarci a piedi, senza comunque la possibilità di prendere un caffè o fare colazione.